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Giovedì 19 Novembre 2020
Muore don Dolindo Ruotolo sacerdote e terziario francescano

Il 19 novembre 1970 muore a Napoli don Dolindo Ruotolo, sacerdote e terziario francescano, maestro di canto gregoriano. Dolindo, nome che richiama il dolore, nasce il 6 ottobre 1882 a Napoli, quinto di undici figli. E il dolore effettivamente si presenta nella sua vita prestissimo, a 11 mesi subisce una operazione chirurgica sul dorso delle mani, per un osso cariato, poi un altro intervento per un tumore sotto la guancia che interessa anche le ghiandole. Nel 1896 Dolindo con il fratello Elio, è ammesso nella Scuola Apostolica dei Preti della Missione in via Vergini. Dopo tre anni, a fine 1899, viene ammesso al noviziato e nel maggio 1901 passa allo Studentato dei Preti della Missione che dura fino al 1905. Nel 1903 fa' domanda di andare in Cina come missionario; il Visitatore dell’Ordine gli risponde: “Dio le dà questo desiderio per prepararla alle sofferenze e all’Apostolato. Sarà martire, ma di cuore, non di sangue. Rimanga qui e non ne parli più". L'1 giugno 1901 fa' i voti religiosi e il 24 giugno 1905 è ordinato sacerdote, celebra la Prima Messa il giorno seguente, assistito dal fratello Elio già sacerdote; e don Dolindo viene nominato maestro di canto gregoriano e professore dei chierici della Scuola Apostolica. La vita da sacerdote ‘Vincenziano’, è intessuta da tanti episodi dolorosi, che mortificano padre Dolindo, dandogli però quella forza di sopportare tutto senza ribellarsi, prendendo tutto ciò come manifestazione della particolare attenzione di Dio nei suoi confronti e che lo forgia a ciò che era destinato in seguito. Subisce infatti due esami del Sant'Uffizio, viene sospeso dai sacramenti, poi condannato e vengono messe in giudizio anche le locuzioni con Gesù che egli riceve, la critica alle sue opere letterarie e teologiche sono aspre. Definitivamente riabilitato il 17 luglio 1937; pur ricevendo ancora dolori e incomprensioni, la sua vita di sacerdote ormai diocesano, prosegue a Napoli nella chiesa di S. Giuseppe dei Nudi, di cui il fratello don Elio sarà parroco. Don Dolindo è l’ideatore dell’'Opera di Dio', il cui senso è una rinnovata vita eucaristica, cioè il contatto personale e consapevole dell’uomo con Gesù vivo e vero, la disponibilità a lasciarsi trasformare in Lui, come rimedio ai tanti mali che affliggono l’individuo e che si riflettono su scala più ampia sul mondo intero. Intorno a lui si radunanano tante giovani donne e uomini, tutti di cultura elevata o laureati, che formano l’Opera “Apostolato Stampa” che diffonde in ogni luogo l’insegnamento di padre Dolindo, attraverso soprattutto la stampa dei suoi scritti e delle tante riedizioni. Certo che di scritti di padre Ruotolo ce ne sono parecchi, vanno dal monumentale “Commento alla Sacra Scrittura” in 33 grossi volumi, alle tante opere di teologia, ascetica e mistica; interi volumi di epistolario, scritti autobiografici e di dottrina cristiana. Nel 1960 inizia un altro calvario per padre Dolindo, un ictus lo immobilizza il lato sinistro, ma non lo ferma, dal suo tavolino continua a scrivere.

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